Nonostante i suoi lavori si trovino in tutti gli antichi possedimenti della Repubblica Veneziana sparsi per il Mediterraneo, è nella sua città, Verona, che il progetto del Sanmicheli raggiunge il massimo compimento.
Porta Nuova: si notano le alterazioni compiute dagli austriaci dopo il 1815. I Leoni alati che adornavano tutti gli edifici pubblici costruiti durante la dominazione veneziana furono distrutti dalla cieca furia dell'occupazione francese. Oggi, oltre alla bandiera italiana e a quella europea, su quello che era l'ingresso principale alla città, sventola l'antico vessillo scaligero giallo e blu.
Egli disegna non solo le fortificazioni bastionate, rendendole adatte a resistere ai progressi della balistica e dotandole di quelle meravigliose opere d'arte che sono le porte cittadine: Porta Nuova, Porta Palio e Porta San Zeno (nella foto), ma riprogetta anche l'urbanistica di Verona, espansasi disordinatamente dopo il crollo di quell'impero romano che le aveva dato la sua rigorosa struttura viaria. Il Sanmicheli ridisegna gli assi viari con una modernità e una lungimiranza che ancora oggi sembra competere (superandole a volte) con le idee degli amministratori della viabilità cittadina.
L'opera militare e urbanistica del Sanmicheli può essere ripercorsa in una serie di interessantissimi itinerari turistici guidati lungo le mura di Verona, il suo fiume, l'Adigei suoi viali e le sue colline.
Percorsi che spesso permettono di scoprire degli scorci estremamente suggestivi della città, angoli nascosti, panorami insospettati. Molte delle fortificazioni, non solo sanmicheliane, nonostante i restauri e la creazione del Parco delle Mura, sono ricoperti d'edera e di vegetazione e danno vita a paesaggi "romantici" e suggestivi da scoprire assieme a una guida turistica.
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