Piazza Bra

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La Bra è la piazza dell'Arena di Verona, uno dei luoghi simbolo della città. Oltre che dall'anfiteatro romano l'ampio spazio è delimitato dalle antiche mura comunali, dalla facciata neoclassica di Palazzo Barbieri sede del Municipio, dal palazzo della Gran Guardia e dal Liston, l'ampio marciapiede davanti ai colorati palazzi di epoca veneziana.

Piazza Bra, con l'Arena e gli altri importanti monumenti che vi si affacciano, è una tappa fondamentale di quasi tutte le visite guidate di Verona e spesso è proprio il punto di incontro e di partenza di numerosi itinerari.

Informazioni e visita guidate a Piazza Bra:

+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C

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La formazione e il nome

mappa di Verona romana con il foro

La Bra non è la tipica piazza Italiana. Essa è un ampio spazio chiuso da edifici e costruzioni disomogenee venutosi a formare tra la vecchia cinta muraria romana e le nuove fortificazioni di epoca comunale. Anche il nome riflette questa origine. In dialetto veronese la parola "Bra" o "Braida" significa "ampio", "largo". Il termine deriva dal germanico "breit", retaggio della lingua degli invasori goti e longobardi. Lo si ritrova in altri luoghi della città: la chiesa di San Giorgio in Braida, costruita in un ampio spazio aperto a ridosso del fiume e Bra dei Molinari (lo slargo dei mugnai).

Epoca Romana

Nel I secolo d.C. venne costruita l'Arena di Verona sull'ampia area pianeggiante a circa 100 metri a sud delle mura difensive. Già nel lungo periodo di pace dei primi secoli dell'Impero Romano incominciarono a sorgere edifici e costruzioni fuori dalle mura. Lo dimostrano i rinvenimenti di mosaici di ville urbane e templi lungo la via Postumia a ridosso della città.

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L'Arena di Verona

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Le Mura Comunali

Al termine dei secoli bui dell'alto medioevo riprese la crescita demografica e la costruzione di nuove abitazioni fuori dalla vecchia cinta muraria romana. Le nuove mura comunali, costruite a un centinaio di metri a sud dell'Arena, inglobavano gli edifici della nuova espansione urbana. Tra le vecchie e le nuove mura rimase un ampio spazio aperto chiamato "la Bra", cioé lo slargo.

Immagine aerea dell'Arena con davanti le mura comunali

Il vecchio muro merlato di epoca comunale chiude ancora oggi una porzione di piazza Bra, di fronte all'arena e a fianco del Municipio e del palazzo della Gran Guardia.

I Portoni della Bra

In asse con il vecchio muro comunale vi è l'antico ingresso di Verona: i cosiddetti Portoni della Bra. L'aspetto attuale è frutto di un rifacimento eseguito tra '400 e '500. L'orologio al centro dei due archi è invece ottocentesco. Su di un lato si innalza la torre Pentagona, struttura difensiva di epoca comunale.
Un busto di Shakespeare e una targa con le famose parole "non esiste mondo fuori dalle mura di Verona" ricordano che se mai Romeo fosse esistito, questa sarebbe la porta che avrebbe varcato verso l'esilio a Mantova.

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Le mura medievali di Verona

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La Bra rimase a lungo uno spazio trascurato, coperto di sola terra battuta, al limite estremo della città, usato per il mercato del bestiame, come piazza d'armi o semplice discarica di macerie e materiali edili che si accumularono in grande quantità.

Il Liston

Nel '500, l'architetto veronese Michele Sanmicheli ridisegnò le mura della città. La nuova cinta era 800 metri più a sud delle vecchie mura medievali. Dai portoni della Bra si estendeva un ampio viale rettilineo che terminava con la nuova porta: Porta Nuova per l'appunto. Sanmicheli aveva concepito un lungo asse rettilineo che da piazza Erbe, passando per la via Nuova (oggi via Mazzini) e la Bra, arrivava fino al confine cittadino.

Lo slargo della Bra fu oggetto di una riqualificazione urbana, con la realizzazione lungo il nuovo asse, di una serie di bei palazzi gentilizi dai colori vivaci. A pian terreno quasi tutti presentano un ampio porticato che crea un percorso coperto lungo tutto il lato della piazza. Davanti fu realizzata un'ampia passeggiata lastricata denominata il Liston.

Palazzo Guastaverza

Palazzo Guastaverza

Al centro del Liston Michele Sanmicheli pose una delle sue opere: palazzo Guastaverza, una dimora nobiliare dall'austera ed elegante facciata rinascimentale.
Oggi il palazzo è occupato da un ristorante raffinato.

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Michele Sanmicheli: l'architetto rinascimentale di Verona.

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Le tende di Zeffirelli

Col tempo i piani inferiori dei palazzi furono occupati da bar e ristoranti che estesero i loro plateatici coperti da tende parasole sull'ampio Liston. Nel 2012 i tendaggi sono stati rifatti su disegno di Franco Zeffirelli. Ciascun parasole è oggi in tinta con la facciata del palazzo davanti al quale è collocato.

Palazzo della Gran Guardia

Nel '600, su progetto dell'architetto Domenico Curtoni erede di Michele Sanmicheli, furono avviati i lavori di costruzione di un grande edificio che chiudesse il lato sud della Bra. Fu battezzato Gran Guardia per la sua posizione di fronte all'Arena da cui sembra sorvegliare tutta la piazza. Per cercare di ridurre i costi di costruzione venne reimpiegata una parte dell'antico muro medievale inglobato nella struttura. Ciononostante i fondi stanziati dal governo veneziano finirono quasi subito e il palazzo rimase incompiuto fino ai primi dell'Ottocento. Fu solo con l'amministrazione asburgica della città che il palazzo della Gran Guardia venne finalmente completato sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Barbieri.
Un recente restauro l'ha reso un moderno ed efficiente centro polifunzionale utilizzato per convegni, mostre, concerti. Dalla sua facciata pendono spesso i cartelloni colorati che annunciano gli eventi che vi si tengono.

Il Teatro Filarmonico

Nel '700 il nobile intellettuale Scipione Maffei si fece promotore della realizzazioe di una sede stabile per l'Accademia Filarmonica di Verona, con annesso un teatro e uno spazio museale per la sua collezione di epigrafi greche e romane. Venne scelto lo spazio aperto e semiabbandonato alla fine del Liston prima dell'antica porta medievale. L'ingresso principale al teatro avveniva da un pronao con colonne di ordine gigante che si affacciavano sulla piazza, precedute da un cortile in cui erano esposti i reperti del Maffei. Ai primi del Novecento il complesso del Teatro Filarmonico venne circondato da un ampio portico sormontato da una terrazza realizzato Ettore Fagiuoli, il più importante architetto veronese dell'epoca. Il bel porticato del Fagiuoli è ciò che ancora oggi caratterizza quell'estremità di piazza Bra.

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Il Teatro Filarmonico di Verona

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Palazzo Barbieri

All'architetto Giuseppe Barbieri venne affidata la risistemazione del lato orientale della piazza. Vennero demoliti alcuni vecchi edifici per realizzare l'imponente palazzo del comando austroungarico della città. Dal 1815 Verona e tutto il Lombardo-Veneto erano infatti entrati a far parte dell'Impero Asburgico. Giuseppe Berbieri disegnò un grande palazzo neoclassico, con pronao e colonnato, proprio a fianco dell'Arena. Venne chiamato "Gran Guardia Nuova" per distinguerlo dal vecchio palazzo seicentesco sull'altro lato della Bra. Dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia fu ribattezzato palazzo Barbieri e divenne il Municipio di Verona.

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Palazzo Barbieri: il Municipio di Verona

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La Statua di Vittorio Emanuele II

Statua di Vittorio Emanuele II a cavallo in piazza Bra a Verona

In epoca veneziana al centro della piazza sorgeva una grande scultura allegorica rappresentante Venezia nella figura di un doge seduto su un alto podio. La statua venne demolita dai giacobini durante l'occupazione napoleonica. Scampò alla furia rivoluzionaria solo il corno dogale oggi esposto al museo Cavalcaselle.
Dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia nel 1866, dove sorgeva la statua di Venezia venne eratto un monumento a Re Vittorio Emanuele II che è oggi uno dei punti di riferimento di piazza Bra.

I Giardinetti e la Fontana

Il centro di piazza Bra è occupato dai giardinetti a forma di trifoglio realizzati negli anni '50. Grandi dalle folte chiome offrono un po' d'ombra e di frescura nelle calde estati veronesi ma riducono la vista sull'Arena in tutto la sua grandiosa spettacolarità.

Al centro dei giardinetti ha trovato collocazione la fontana donata a Verona da Monaco di Baviera in occasione del gemellaggio tra le due città. La statua in marmo rosso di Verona rappresenta in modo stilizzato le alpi che separano gli stemmi delle due città da un lato e dall'altro del monumento.

Eventi e Manifestazioni

In ogni momento dell'anno, l'ampio spazio di piazza Bra diventa prestigioso teatro di eventi e manifestazioni. A dicembre vi si tengono i mercatini di Santa Lucia e il concerto di Capodanno. È inoltre spesso punto di arrivo o partenza di gare podistiche, di ciclismo o automobilismo, come la celebre Mille Miglia.

Info su piazza Bra e visite guidate a Verona:

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